Pneumococco

Pneumococco

Pneumococco

Esistono diversi tipi di vaccino per la prevenzione delle malattie causate dai sierotipi patogeni del batterio Streptococcus pneumoniae (pneumococco): vaccini polisaccaridici coniugati e vaccini polisaccaridici 23valenti.
La vaccinazione con i vaccini polisaccaridici coniugati è raccomandata per tutti i neonati nel primo anno di vita e per i soggetti di età superiore ai 65 anni. Inoltre, al fine di ottenere una protezione migliore contro la malattia da pneumococco, negli anziani è prevista la somministrazione di una dose di vaccino polisaccaridico 23valente a distanza di almeno un anno dall’immunizzazione con il vaccino polisaccaridico coniugato.

La vaccinazione è fortemente raccomandata nei soggetti adulti immunocompromessi per patologia o per trattamento farmacologico poiché sono a maggior rischio di malattia grave con una schedula sequenziale costituita da una prima dose di vaccino polisaccaridico coniugato seguita da una dose di vaccino polisaccaridico 23valente a distanza di almeno 8 settimane.

Da cosa mi vaccino?

Lo pneumococco è un batterio che si ritrova comunemente nel tratto respiratorio superiore (naso e gola) di bambini e adulti sani senza provocare manifestazioni cliniche (portatore asintomatico). Nei “portatori” di pneumococco, i sintomi compaiono quando si verifica un danno alla mucosa delle vie respiratorie. In generale, l’infezione si manifesta con sintomi a carico delle vie aeree superiori con quadri di otite e sinusite. La trasmissione avviene per via aerea, tramite goccioline di saliva emesse con colpi di tosse e starnuti da soggetti infetti, soprattutto a partire da persone asintomatiche. In alcuni casi, in particolari soggetti predisposti, il batterio si può diffondere in distretti del corpo dove normalmente non è presente, come il sangue, il liquor (liquido trasparente che circonda il cervello e il midollo spinale) o i polmoni, causando la forma grave di malattia, con quadri di meningite, sepsi e polmonite batteriemica. Le infezioni invasive possono colpire i soggetti di qualsiasi età ma sono più frequenti tra i bambini, gli anziani e le persone che soffrono di patologie che deprimono il sistema immunitario o in terapia farmacologica immunosoppressiva.

Pagina aggiornata il 25/05/2023