Meningococco quadrivalente (Men ACWY)

Meningococco quadrivalente (Men ACWY)

Meningococco

Esistono diversi tipi di vaccino per la prevenzione delle malattie invasive causate dai sierogruppi patogeni del batterio Neisseria meningitidis (meningococco): vaccino antimeningococco B e vaccino quadrivalente coniugato per i sierogruppi ACWY.
La vaccinazione antimeningococco B è raccomandata per tutti i neonati nel primo anno di vita.
La vaccinazione antimeningococco ACWY è raccomandata in tutti i bambini nel secondo anno di vita e negli adolescenti.
È importante ricordare che la vaccinazione è raccomandata per i soggetti fragili soprattutto nelle persone che presentano determinate condizioni di rischio, come malattie croniche o stati di immunosoppressione poiché sono a maggior rischio di malattia grave.

Da cosa mi vaccino?

Il meningococco è un batterio che si trasmette per via aerea e che si ritrova comunemente nel tratto respiratorio superiore (naso e gola) di bambini e adulti sani senza provocare manifestazioni cliniche (portatore asintomatico). La trasmissione avviene per via aerea, tramite goccioline di saliva emesse con colpi di tosse e starnuti da soggetti infetti, soprattutto portatori asintomatici. In alcuni casi, in particolari soggetti predisposti, il batterio si può diffondere in distretti del corpo dove normalmente non è presente, come le meningi e il sangue provocando malattie invasive (meningite e sepsi).
L’infezione da meningococco può quindi provocare assenza di sintomi specifici (infezioni asintomatiche), sintomi del tratto respiratorio superiore oppure, nei casi più gravi, sintomi della meningite o della setticemia. La meningite spesso ha inizio con manifestazioni generiche e comuni con malattie molto meno pericolose, per poi presentarsi con sintomi specifici come rigidità nucale, cefalea, febbre, vomito, fotofobia (cioè sensazione di fastidio alla luce) e alterazioni dello stato di coscienza; questi sintomi possono essere meno specifici negli anziani e soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli.
La malattia invasiva è estremamente pericolosa, in quanto anche in caso di appropriato e tempestivo trattamento antibiotico, la persona colpita ha tra il 10 e il 25% di possibilità di morire e fino al 60% dei sopravvissuti è vittima di gravi complicanze permanenti (perdita dell’udito, perdita degli arti, ritardo mentale grave, amputazioni, depressione e ansia).

Pagina aggiornata il 25/05/2023